Il grano, arcaicamente chiamato trittico (triticum), è un genere della famiglia graminacee, cereale di antica coltura.
Il ciclo del grano comincia con la semina tra settembre e novembre.
In primavera il campo di grano appena spuntato si può confondere con un campo d’erba qualsiasi, man mano che l’erba cresce però maturano le spighe con i chicchi e la pianta diventa gialla, quasi bruna. Questo avviene durante l’estate quando è tempo della mietitura.
La spiga, così come si trova in natura, non può essere lavorata dai molini. Per questo, ad avvenuta maturazione, quando i chicchi (cariossidi) avranno raggiunto un certo tenore di umidità, si procede alla mietitura ed alla trebbiatura.
Queste operazioni oggi vengono svolte da un’unica macchina, la “mietitrebbia” che taglia il gambo del grano e successivamente seleziona i chicchi, scartando la paglia e la pula.
A questo punto, il grano è pronto per entrare nel molino, dove verrà controllato e pulito più volte prima di essere macinato.
Un tempo la raccolta del grano veniva fatta a mano, con la falce, poi i contadini battevano il grano sull’aia con bastoni speciali, così i chicchi si staccavano dalla spiga.
Questo procedimento era molto faticoso per chi lavorava il grano, ma necessario per ottenere un bene di prima necessità.